2023… la nostra visione dell’annata appena conclusa

Anche se un po’ in ritardo rispetto al solito, ho il piacere di scrivere qualche parola per ripercorrere i punti salienti che hanno caratterizzato il 2023, un anno non facile dal punto di vista metereologico ma che ci ha portato comunque tante soddisfazioni. – Marco

I vini dell’anno appena concluso stanno riposando nelle botti di legno mentre scriviamo e sono costantemente monitorati da Marco, i nostri bianchi 2022 e il Refosco 2021 verranno invece assaggiati a breve e saranno preparati poi per l’imbottigliamento, ormai prossimo.

Ma veniamo al nostro 2023… È iniziato con un meritato pomeriggio rigenerante alle Terme di Villach, ma anziché trovarci in mezzo alla neve a gennaio i paesaggi si presentavano brulli e aridi, insolitamente privi del candore che li caratterizza in questa stagione. La siccità per cui il 2022 sarà ricordato negli annali stava continuando a mostrare ancora i suoi terribili effetti, potete immaginare come una simile visione a inizio anno avesse destato non poca preoccupazione per la nostra attività nei mesi a venire. 

La lunga coda di questo fenomeno è durata fino alla fine di marzo facendo registrare temperature costantemente sopra la media, mutando solo ad aprile con l’arrivo di abbondanti precipitazioni che ci hanno accompagnato per tutto il resto della stagione viticola, con un maggio e un giugno che si son dimostrati ben più piovosi del solito e anch’essi leggermente più caldi della media. 

A fine luglio possiamo dire di esser stati fortunati, perché mentre il Friuli veniva martoriato da un’intesa grandinata ai nostri vigneti è andata abbastanza bene: il vento particolarmente intenso che altrove ha causato danni ingenti ci ha disteso un solo filare, ma il peggio doveva ancora arrivare. È stato con la seguente grandinata del 6 agosto che abbiamo riportato i danni maggiori, la tempesta ha danneggiato le foglie ma soprattutto i grappoli proprio quando avevano iniziato a maturare rischiando di compromettere la nostra vendemmia che, nonostante tutto ciò, è stata in realtà piuttosto positiva.

Anche se ridotta nella quantità, la qualità dell’uva è stata buona. I vini bianchi presentano una bella freschezza e aromaticità, invece per quanto riguarda i vini rossi si esaltano note speziate e tannini dolci.

Nell’anno che ci lasciamo alle spalle siamo stati presenti ad alcune manifestazioni tra cui Sbarbatelle ad Asti, Terra Trema a Milano e Calici di Stelle nel nostro Comune di Povoletto, ma senza dubbio l’accadimento più importante è stato il lancio del nostro nuovo Friulano 2021 della linea TORATE! 

Eh, si! Abbiamo preso il coraggio a due mani e abbiamo deciso di produrre un vino fermentato con le bucce e proporlo esclusivamente in formato Magnum (1,5 L), una mossa audace che però è stata ben accolta e le poche bottiglie prodotte si stanno esaurendo. La linea TORATE a cui questo Friulano appartiene è oltretutto il nostro personale omaggio al territorio con cui sentiamo un profondo legame, per questa ragione ciascun disegno dell’etichetta si rifà un elemento architettonico o paesaggistico del nostro paese: dal fiume Torre, alle dolci colline, alla vecchia torre medievale.

Concludiamo questo breve articolo in cui speriamo di avervi fatto sentire partecipi del nostro appassionato lavoro augurandovi un buon 2024, ricordandovi che potete venirci a trovare in qualsiasi momento, basta una chiamata e saremo lieti di farvi assaggiare i nostri vini.

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